Mi giro verso il frigorifero e dico ad alta voce: "STATE CALME!!".
Mi zittisco immediatamente, riflettendo su questa ennesima stramba mia uscira. Guardo fuori dalla finestra: da sempre, guardare fuori dalla finestra mi fa concentrare e a volte anche capire. Mi distraggo nel profilo di una casa, qualche albero e una siepe, vedo il tetto della biblioteca, fatto come il susseguirsi di tanti triangoli rettangoli, come da bambina mi avevano insegnato a disegnare le INDUSTRIE.
Una volta da bambina chiesi a mia mamma cosa fosse un'industria. Lei mi rispose: è dove la gente lavora, per fare tutto quello che mangi, che vedi... Tipo la Barilla.
Ancora oggi, odio la Barilla.
Mi ricordo ancora che quel giorno non avevo fatto che interrogarmi sul perchè allora le industrie erano il male, sempre colorate in grigio, con un fumo nero e nessun albero o fiore intorno. Se avessi visto allora, questo scenario, forse i miei disegni sarebbero diversi...
Ritorno con la mente al mio frigorifero, cosa fa, piange? Mi alzo già sorridente, ormai gli sono addosso... Apro lo sportello e le sento urlare. Distintamente, urlano con vocine stridule di bambini incazzati e doloranti. Sembra anche che si muovino, si dimenino, una contro l'altra, vestite di una soffice pelliccia di ermellino o di volpe grigia.
Distolgo svelta lo sguardo: "Claudia, non si stanno muovendo" e torno a fissarle. Tutto è calmo adesso, un leggero brivido di freddo mi attraversa la schiena. Allungo la mano timorosa, quando apro il tapper le fragoline di bosco saltano fuori e le ho dappertutto. Mi mordono, mi succhiano il sangue, mi entrano nei vestiti, come 1000 vermi viscidi e disgustosi. Inizio a dimenarmi, strappandomi i vestiti di dosso, ma le fragoline di bosco sono ormai ovunque, nelle federe dei cuscini, negli armadi, nei cassetti, sotto il tavolo. Si nutrono di tutto, legno, vetro, specchi, plastica, pelle, membra... Poi arriva Jacob...
Ho aperto gli occhi senza muovere un solo muscolo. Sono sola. Nessuna fragolina di bosco.
A volte i sogni sono come una seconda vita, in cui puoi tendere la mano a te stessa e aiutarti davvero. Nel sogno succedono cose che se ti accadessero realmente, ti ucciderebbero. Ma le vivi, e vivi. Trovi il modo, in qualche modo. Verrei avere una seconda chance, dove sbagliare tutto. Potrei trovarmi ugualmente qui a sognare fragoline di bosco urlanti?
Vado verso il frigorifero sorridendo e dicendo "Lo so che siete lì dentro!!".
Apro lo sportello tenendomi nascosta.
Nessun rumore, solo la ventola refrigerante.
Butto un occhio, tenendomi sempre nascosta.
Eccole. La mia mano esce dal nascondiglio e afferra il tapper.
Ora del decesso... almeno 48 ore.
Hey! Dammi solo un minuto...
Perchè le cipolle stanno piangendo? Si sono tagliate?
Io a volte vado in conflitto con il sorbetto al lampone! :-P
RispondiEliminala vita da single non e' fatta per far la fortuna del frigorifero, non ci son palle. Il mio frigo ha sempre lo stretto necessario, perche' qnd pensai, che bello ora lo riempio, non ti dico quant'era la lista delle cose andate a male. Giusto quando organizzo cene con gl amici allora mi adopero per rimpingurarlo ben bene che non voglio far la figura che mi chiedon questo e quello ed io rispondo sempre "non ce l'ho" : cosi ho la soddisfazione di dire una volta ogni tanto : "si , te lo vado a prendere" :-))
RispondiElimina