lunedì 25 aprile 2011

La chicca di Pasqua!

Dalla prima parte del primo blog di Claky (quella eliminata) - 16 Agosto 2006


Fuori l'aria cattiva, dentro l'aria buona. Fuori l'aria cattiva, dentro l'aria buona. Azione automatica. Inizia quando nasci e ti accompagna fino alla fine. Se il respiro potesse parlare... Accompagna ognuno di noi, buoni o cattivi, sempre fedele. Non ci abbandona finchè non tiri le cuoia!!! Ed è l'ultimo ad andarsene, addirittura DOPO la speranza! Piano e silenzioso si emoziona con noi. Ha paura per noi, prima ancora che capiamo casa cazzo sia quel rumore, nel buio, di notte. Come i gatti che ti avvertono quando piove. O le rondini che volano bassissime. Il respiro accelera. Sempre di più. A volte troppo e l'imbarazzo peggiora la situazione. Cerchi di metterlo a bada, calmarti, ma lui fa quello che vuole... Vorrei essere il respiro e sapere tutto di chi mi appartiene. A chi do la certezza di vivere. Voglio sapere tutto, anche quando dorme. Voglio sapere in che posizione è, sei sul fianco? Hai le braccia in alto o lungo il corpo. Fai un sorriso se fai bei sogni? Voglio farmi intensa e memorabile nei momenti emozionanti e piccina piccina dei momenti di pace e serenità. Voglio tirare fuori melodie favolose suonate con le corde vocali quando dico Ti Amo e venire quasi a mancare sentendo rispondere anch'io.
Fuori l'aria cattiva, dentro l'aria buona. Mi purifico più spesso di ogni battito di cilia. Ma è lui che ha il controllo e vorrei averlo io. Per un attimo trattengo il respiro, ma pochi secondi passano e già mi manca.

Allora mi fermo un attimo. E ti penso fortissimo per tutto il tempo di un respiro che, a pensarci, è vita.

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