lunedì 19 marzo 2012

Sogno lucido: non è mai abbastanza!

Sono in una camera di albergo, in piedi davanti ad un letto matrimoniale con coperte color panna, fresche, stirate e profumate. Ho paura. Sento rumori, come ruggiti, graffi striduli e passi al trotto di animali giganteschi che si avvicinano alla porta alla mia sinistra.


Mi volto verso destra e vedo un'altra porta, perfettamente allineata a quella da cui sento giungere il pericolo, mi avvicino, la apro e la chiudo alle mie spalle. E' un'altra camera, identica a quella di prima. Noto le lampade color panna sui comodini, in perfetta tonalità con il copriletto e le tende, da cui entra un sole primaverile che appanna leggermente la mia vista. E' un attimo, sento quei rumori nella stanza appena superata. Cammino velocemente lungo lo stretto corridoio che la parete crea con il letto, arrivando ad un'altra porta.


La varco, e dentro una nuova stanza completamente identica a quelle appena superate, mi volto e chiudo a chiave. Esattamente in quello stesso momento sento un boato, come se un ariete sbattesse le sue incurvate corna contro la porta di legno subito alle mie spalle. Il botto mi spinge quasi un metro in avanti, ma è solo al secondo tonfo scricchiolante che inizio a correre verso la seconda porta, che ancora è di fronte a me.


Corro senza voltarmi mai, apro la porta e di nuovo una stanza identica alla precedente e a quella prima ancora. Sento animali ragliare, belare, ringhiare, urlare e corro, attraverso porte che mi accolgono in stanze sempre uguali, intrise di pace e sole, primavera e silenzio. Continuo ad allontanarmi dal pericolo, ma quando credo di essere riuscita a mettere abbastanza spazio tra me e ciò che mi insegue, ecco ancora vividi i colpi alla porta dietro le mie spalle.


Le gambe si fanno pesanti, quasi ci fosse uno strato di colla e fango sui pavimenti di quelle camere perfette. Ormai con il groppo in gola, cerco di urlare, ma la voce non esce... Sono in ginocchio quando riesco a fatica ad afferrare la maniglia dell'ulteriore porta che voglio varcare.


Mi ritrovo in piedi, davanti all'ennesimo letto dell'ennesima camera di quell'albergo maledetto. La camera è diversa, il letto è disfatto. I rumori spariti. Mi volto verso le due persone appoggiate alla testata del letto, ancora sotto un fresco piumone. Faccio per scusarmi, quando riconosco lui. Quando riconosco lei. Sono bellissimi, sorridenti e puliti. 


Sono Leonardo di Caprio e Kate Winslet.


Mi volto anche con il corpo questa volta, sorrido e appoggio la testa sulla mano destra. "No, aspettate un momento. Questo è per forza un sogno lucido."


Loro mi guardano sorridendo, senza dire una parola. 


"Non è un sogno", mi dice lui poco dopo, con aria incredula. 
Stai attenta Claudia, è un attimo. Devi stare molto attenta. CAUTELA!


Salgo in ginocchio sul letto e a gattoni mi avvicino, Kate non c'è più, me ne accorgo ma non dico niente. E' così sottile la linea tra la coscienza del sogno e il risveglio che non devo fare azioni avventate. Arrivo a lui, gli accarezzo il viso. E' così perfetto... così perfetto... così perf... così... co...


Eddai, dammi solo un minuto!!!
Fanculo.

1 commento:

  1. Dolcissimo risveglio per augurarti buon compleanno!
    augurissimi!
    baci

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