martedì 22 marzo 2011

Nucleare !!! (It was: Sesso full time)

Mi chiedo se il mio 5x1000 desiganto per le ricerche universitarie sia andato anche a San Francisco. Perchè mai soldi sono stati meglio spesi che per l'ultima rivelazione che arriva dritta dritta dalle coste californiane. Gli uomini, statisticamente, non cercano la convivenza come preludio ad un impegno più formale, quale il matrimonio, come invece facciamo noi donne. No.. 2 anni di ricerche e statistiche, su questioni in cui, ripeto, non sono mai stata coinvolta, dicono che gli uomini cercano la convivenza per avere un po' di sesso FULL TIME. Proprio così dice il risultato di studi e approfondimenti: per avere un po' di sesso full time.


E' tutto ieri che ci penso. Penso a cosa scrivere a riguardo. Mi siedo e inizio a riordinare le immagini, per dare voce al mio pensiero, per dire cosa non riesco a vedere bene nemmeno io. Immagino i signorotti con panciotti e l'orologio da taschino, che bevono Brandy in bicchieri sferici, fumando sigari e parlando di "AFFARI". Li immagino tornare a casa dalla propria donna, che dorme da almeno 4 ore, e pensare che forse potrebbero svegliarla, per una bella e sana ciulatina... Dopotutto, convivono!


Per questo oggi parlerò di nucleare.


Non mi sono mai pronunciata a riguardo, per scelta. Sono troppo ignorante. 
Ma oggi una luce ha immerso la mia scienza.


Nucleare, perchè sì? La risposta è facile quanto ovvia. Energia. Energia indispensabile. Energia indispensabile a basso costo. Energia indispensabile a basso costo che può sostituire... il petrolio. Energia indispensabile a basso costo che può sostituire il petrolio e quindi sottrarci dalle amicizie di comodo che ci coinvolgono in modo ... diciamo ... accattivante (o a-cattiva-nte) soprattutto in questo periodo.


Quindi? Perchè no? 
Risposta: perchè è rischioso.


Ok. Digito ingenuamente la parola "Chernobyl" su google immagini. Che fosse stato un episodio tragico che sarà per sempre nei libri informati di storia è fuori da ogni dubbio. Quello che è successo in quella occasione ha creato danni che mai verranno cancellati dai nostri ricordi, soprattutto a causa degli strascichi che questa vicenda ha tutt'oggi. Parlo di bimbi deformi, animali mutanti, donne sterili. NEL MONDO, non solo lì. E questo solo per descrivere alcune foto che vedo. Sento le news dal Giappone, per capire se la nube arriverà, quando arriverà, giovedì sarà già sulla Francia... Venerdì...


Anche io ho paura. 


Attualmente però, non è che non esistono. Non stiamo decidendo se INIZIARE col nucleare oppure lasciare perdere. Le centrali sono ovunque, e no, non guardate il mappamondo con aria dubbiosa. Perchè sono in Francia, in Germania, in Svizzera. Togliete il cappello e ringraziate tutti perchè noi acquistiamo l'energia prodotta da queste centrali fuori da casa nostra, sì. 


Apriamo la finestra: vedi là in fondo? E' una centrale! E la utilizzi anche tu!!!


Cosa pensi possa succedere se succedesse qualcosa alla centrale in Svizzera? I confini sono solo linee tratteggiate su una carta, e l'arco alpino dubito sia in grado di contenere le radiazioni!!! Quindi siamo nella merda fino al collo comunque!!! Riassumendo quindi, non ci sarebbe differenza ad averne una da noi, o meglio... la differenza è che la produrremmo noi, e non dovremmo acquistarla fuori.


Quindi mi chiedo. Alla fine, perchè nucleare no?


Prima di tutto, qualcuno mi spieghi dove ce le infiliamo le scorie. Ci sono 2 modi per smaltirle. La prima, come fanno i Russi, spararle nello spazio infinito, ma molto, molto lontano, se vogliamo che non ci tornino dritte dritte nel culo come un boomerang. Abbiamo idea dei costi per proiettare una quantità di scorie pari alla dimensione di una lattina di coca? E l'energia necessaria?? (Ah no beh, scusa, per quello abbiamo la nucleare!!!). Impossibile sostenere queste spese. Impossibile. E mi guarderei bene poi dagli alieni, ma sul serio!!! Fossi in loro sarei parecchio incazzata!!!


Il secondo modo è di spararle fuori, ma non proprio così lontano, diciamo nella stratosfera (sì, rabbrividite con me). In questo modo però, cosa succede... aleggiano sopra la nostra testa come un tornado, in cerchi concentrici, attirati dalla gravità della terrà. Nell'attrito diventano polveri finissime che poi riempiono e intossicano nubi... e poi... L'IRA D'IDDIO!!! Ricopre la nostra acqua, il nostro cibo, la nostra aria, modificando il nostro equilibrio fisiologico, deturpando tutto ciò che vive nel mondo.


Uhm... Continuo a non capire. Ci deve essere un altro modo! In effetti sì. Puoi tenerle sotto il tuo cuscino, nel tuo frigorifero, dentro la doccia! Perchè l'alternativa è quella di sotterrarla. Ma brutti idioti! Non è come uno stronzo che scavi 2 metri lo ricopri e te lo dimentichi. Sono scorie. Si dilatano e diffondono, macerano. Ci infettano. E credimi se ti dico che prima o poi te le ricorderai!!!


Quindi siamo d'accordo, spiegatemi questa storia delle scorie epoi ne riparliamo ok? Intanto che ci siete, spiegatemi anche l'ultima minchiata del Berlu. Che cosa sarebbe la tecnologia di 3° generazione?? Ve lo spiego io, molto semplice. La tecnologia delle centrali è affare delicato. Tutto sta intorno a questo nocciolo incandescente che deve essere raffreddato e per farlo ci sono diverse tecnologie. Chernobyl aveva una tecnologia di 1° generazione. Quelle attive oggi sono di 2° generazione, più sicure. La 3° generazione è una minchiata, e non esiste!!! 


Che poi per cortesia, riflettiamo un minuto. Non è che mi metto qui a costruire una centrale per benino, col nucleo, le pompe di raffreddamento, immagino anche un paio di reattori, compro le divise ignifughe, preparo un piano di evaquazione... così, dall'oggi al domani. Ci vuole tempo! Quanto? Ma non lo so... Ipotizzo 10 anni. Altri 5 per farlo funzionare a regime? Non so... forse. Quindi tra 15 anni finalmente posso lavorare con una tecnologia di 15 anni prima??? Siamo nati vecchissimi!!!


Ma comunque voglio tranquillizzare tutti. La nucleare, in Italia, non ci sarà mai. E no, non perchè si DECIDERA' che non è bene per noi e per il mondo. Ma perchè si starà decine di anni ad interrogarci se nucleare sì o nucleare no e non credo proprio che qualcuno (almeno di mia conoscenza, dai vertici di stato in giù) voglia prendersi questa responsabilità. Ci distrarranno con i pompini di Ruby, mentre il mondo muore, e rimanderanno ancora e ancora... 


Impiegheranno il mio 5x1000 per ricordarci che l'uomo cerca il sesso full time e che la donna vive con gli occhi a cuore, parlandoci di tecnologie inesistenti e di bisogni che fanno apparire come secondari. 


Il petrolio finirà. 
Sono una stronza a ricordarvelo lo so. 
Ma finirà. 


E nel minuto che mi prendo per riflettere, mi chiedo...
Iniziare con pannelli solari, eliche eoliche e acquee? 
Giusto per vedere come va...

13 commenti:

  1. Premessa: dietro casa mia, vicinissimo, ho il termovalorizzatore di Milano, che nessuno vuole.
    Per quanto mi riguarda, non ho alcun problema se, di fianco, subito dietro la cascina Ghisolfa, costruiscono anche la centrale nucleare. Mi va benissimo, oltretutto qui non è zona sismica e la vedo dura per uno tsunami.
    Per quel che riguarda la sicurezza, secondo me quello che è successo in Giappone, con centrali per altro obsolete (a proposito, la tecnologia di "terza generazione" esiste e, in gran parte, è stata sviluppata al Politecnicno di Milano, so che Grillo e soci dicono il contrario, ma Grillo è lo stesso che sostiene che la legge sulle intercettazioni cancellerebbe le indagini anche su fattispecie criminose... che neanche esistono!!), dimostra l'assoluta sicurezza delle centrali nucleari.
    Certo, non è sicurezza "assoluta", ma la sicurezza assoluta non esiste: statisticamente, rischi di più ogni volta che da Melegnano imbocchi l'autostrada (o la via Emilia) per venire a Milano piuttosto che ad avere una centrale nucleare, con relativo sito di stoccaggio delle scorie, nel cortile di casa.
    A stare a vedere, gli abitanti del paesino giapponese completamente distrutto dall'esondazione della diga (energia "idroelettica", quindi "pulita" e "sicura") avrebbero preferito avere accanto a casa le centrali nucleari che hanno resistito (o, forse, anche quelle che hanno ceduto, visto che, comunque, non si parla di casi di gravi contaminazioni). E penso che anche 1934 abitanti di Longarone, morti quando è tracimata la diga del Vajont, avrebbero preferito vivere a Trino Vercellese di fianco alla centrale nucleare o, forse, vicino ad un sito di stoccaggio delle scorie.
    Anche io penso che in Italia non si farà il nucleare, ma penso che si sbaglierà e di grosso. Si continuerà ad importare l'energia di stati che le centrali ce le hanno piazzate sul confine con l'Italia, che stoccano le scorie sotto al nostro culo, e per questo si fanno anche pagare.
    Senza contare che io non alcuna fiducia nelle energie "pulite": eolico, fotovoltaico, solare, ecc. Molti produttori di queste tecnologie ammettono tranquillamente che l'energia impiegata per la produzione e lo smaltimento di pannelli, turbine eoliche, ecc. è superiore a quella prodotta nel ciclo di vita di questi strumenti (anche le batterie, i pannelli, le celle, ecc. vanno smaltite). Però le producono perché, con i finanziamenti garantiti dall'Europa e dallo stato (il famoso "chilowatt pesante" che tutti paghiamo in bolletta) di fatto ci guadagnano. Il fatto, però, è che questo è un bisnes, ma energeticamente il discorso non funziona.
    (segue)

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  2. (segue dal precedente)
    Poi ci sarà sempre il Masaniello della situazione che dal suo blog continuerà a gridare e a fornire "prove" dei complotti delle multinazionali petrolifere, dell'affarismo dietro le centrali nucleari, ecc. Come se, al contrario, turbine eoliche, pannelli fotovoltaici, pannelli solari, ecc. crescessero in natura spontaneamente e non ci fosse invece bisogno di produrli, installarli, ecc. Oppure come se i produttori di queste tecnologie fossero illuminati cavalieri erranti, filantropi incompresi che non lavorano per il profitto (nel quale non bedo niente di male), ma per il "progresso" dell'umanità.
    Ci vedo tanta moda, tante balle econostenibili, eque e solidali in queste energie "pulite" (bah), tanto conformismo un po' bigotto. Ma scarso realismo. Soprattutto, se vogliano continuare ad avere la lavatrice, la lavastoviglie, il frigorifero, il televisore, la consolle per giocare (che non ho), l'aipod (che non ho), l'aipad (che non ho), il libro elettronico (che non ho), la fotocamera digitale a batterie ricaricabili (che ho), la videocamera (che non ho), il pc (che ho), il netbuc (che ho perché me l'hanno regalato), lo smartfon (che forse dovrò comperare sul lavoro quando riuscirò a lavorare regolarmente), l'auto elettrica (che è una stronzata, vorrei vedere chi oggi cambierebbe la sua Panda con una I - Miev...) ecc.
    Per tutti questi motivi (e forse per l'amicizia con un ingegnere nucleare che tante cose me le ha spiegate) sono favorevole al nucleare, con i suoi rischi e le sue scorie da trattare e da stoccare


    P.S.
    Ho avuto spesso anche io che l'insistenza di alcuni miei amici per andare a convinvere, rifiutandosi per altro di prendere in considerazione l'idea di sposarsi proposta dalle rispettive fidanzata, nascondesse la volontà di aver la scopatina sempre possibile e comoda senza, però, il bisogno di prendersi l'impegno di una relazione necessariamente duratura... Però la mia è stata una sensazione, quindi nessuno me l'ha retribuita! :-(

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  3. In parte condivido, in parte no. Però, la centrale nucleare non fa danni come una valanga o uno tsunami. Guardati i bambini di Chernobyl. I morti ci sono comunque, ma i danni permanenti? Dopo uno tsunami si ricostruisce (forse, a volte). Dopo un'esplosione radioattiva (non so se sono parole a caso, ma hai capito il senso) per generazioni ci saranno danni, che non potranno in alcun modo essere rimediati, danno sugli esseri viventi. E così con le scorie, il cui stoccaggio riempie la bocca di molti, ma rispiegami come se fossi un bambino di 6 anni dove cazzo me le infilano!!! E' vero, averla a melegnano è uguale che averla in svizzera, come peraltro scrivevo. Ma non si tratta di spostarla, si tratta di farne una in più...

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  4. E' verissimo, i danni potenziali sono enormi e lo stoccaggio tecnicamente complesso In genere le scorie (a parte che sono differenti le tipologie di scorie, per cui cambiano anche i metodi) vengono stoccate in mezzo a materia inerte, ben "sigillata" (perdonami l'improprietà lessicale, ma non essendo un tecnico, già sono scarso come avvocato, figuriamoci come ingegnere, mi so spiegare solo come bambino di sei anni! :-P), che "imprigiona" le radiazioni fino al naturale decadimento.
    Ad oggi, che io sappia, non si ha notizia di "fughe" da questi "depositi". Del resto, al di là di falsi allarmi scandalistici circolati, le vere emergenze nucleari verificatesi sino ad ora, sono limitate a casi davvero sparuti (direi tre compreso quello che si sta verificando in Giappone): uno dei quali, Cernobil, per altro, dovuto all'obsolescenza delle tecnologie, a gravissimi abusi "umani" (da quanto si sa, verificatesi soltanto in quell'occasione) nonché alla gestione da parte del morente sistema sovietico (censura dell'incidente, prosecuzione di un'attività che sarebbe comunque stata "vietata", mancata tempestività di intervento, ecc.). Statisticamente difficile replicare una convergenza di tali fattori, specie nel nostro sistema attuale.
    Di contro, le principali centrali termoelettiche emettono continuamente sostanze nell'ambiente che vengono comunque considerate nocive, visto che, contro molte di esse, vengono fatti investimenti notevoli in tutti settori (basti solo pensare alle costose - e a mio giudizio demagogiche - limitazioni al traffico anche contro le emissioni di CO2, sostanza che, mi insegnano i tecnici, non è un inquinante in quanto comunque componente dell'atmosfera), mentre le cosiddette fonti "pulite" hanno comunque dei costi energetici ed ambientali. Visto che, comunque, di materia poco salubre da smaltire ce n'è tanta (il silicio non è che faccia benissimo alla salute), e per produrli ci sono comunque notevoli costi.
    E la quantità di energia prodotta è marginale. Poi è ovvio che le foto dei bambini dei Cernobil sono impressionanti (per altro, ricordo qualcosa di specifico "dal vero", nel senso che la Parrocchia del paese di mia nonna nel varesotto per anni ha ospitato per alcuni mesi, garantendo tutta l'assistenza logistica necessaria, un gruppo di bambini contaminati nell'incidente di Cernobil che venivano, grazie appunto all'intervento di alcune associazioni di volontari e di questa Parrocchia, curati in Italia), però scelte di questo genere non posso esser figlie dell'emotività.
    Nel senso che le fonti "pulite" hanno un bilancio energetico limitato ed insufficiente (se non negativo, cosa che ho sentito sostenere anche da molti che studiano, producono e brevettano queste tecnologie), ed presentano comunque costi e rischi.
    Considerato che, in realtà, il rischio del nucleare è molto più basso di quello che può sembrare a prima vista, ma che tale tecnologia è in grado di fornire l'energia che ci serve, val la pena.
    Per quanto ne sappiamo noi, ad ora, l'unico vero caso di contaminazione sensibile dell'ambiente è quello di Cernobil. Quindi vero che dopo un'esplosione nucleare l'ambiente risulterà contaminato per generazione, ma il rischio che si verifichi tale evento è davvero bassissimo. E, soprattutto, al nucleare non vedo alternative.

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  5. Non puoi parlarmi di emotività, dai. Perchè mi dai della stupida e non sono sicura di volertelo permettere. :)

    Io penso che con il nucleare si risolvano tanti problemi, tra cui debiti e forniture di energie. Penso che sia più facile: BUM ecco una quintalata di energia a basso costo (il 40% di quella prodotta, il 60%... boh... DISPERSO). Ma ripeto.. Questo stoccaggio di scorie in zone x dove si annullano... non mi convince. In quanto tempo decadono naturalmente? Non penso sia una questione di mesi. Riusciamo a smaltirle in tempo, prima della saturazione? Penso solo che non riusciamo a smaltire la spazzatura di Napoli, mi immagino con le scorie!!! Ok non è un'esplosione nucleare, ok Chernobyl è stato un "caso sfigato", ma gli effetti di queste scorie? NON CAMBIAMO ARGOMENTO. Cosa succede con le scorie? E le radiazioni? Ci sono? Fanno male o eliminano la cellulite, perchè mi fa una certa differenza!

    Mercoledì scorso ho sentito che lavorare con le stampanti in luoghi poco areati ti fa respirare zolfo e altre robe che provocano anche il cancro... vuoi dirmi che lavorare in una centrale nucleare sia meglio? Perchè qualcuno ci lavorerà! E se fosse tuo figlio? Se fosse il mio non sarei poi così contenta... boh. Io sono disposta anche a cambiare idea, ma devo essere informata. Nessuno mi dà le informazioni pulite, per farmi un'idea ho dovuto lavorare per spogliare un'opinione e vederci chiaro. Ancora oggi non lo è. Ma non mi faccio emozionare da Chernobyl o da chi mi dice cosa devo credere e perchè lo credo. Le mie sono domande, a cui non si vuole rispondere. (non parlo di te che ben mi rispondi a tuo modo e per la tua conoscenza, e ti ringrazio... è un'argomentazione più ampia...)

    PS: questo discorso mi turba, forse si è capito, non so...

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  6. Hei, perché mai, se Ti parlo di emotività, che è una reazione umana, naturale, che colpisce tutti noi in determinate circostanza, dovrei sottintendere stupidità? Se Ti dico che, specie davanti alla tragedia del Giappone di oggi o alle foto dei bambini di Cernobil, rischiamo di farci un po' prendere dall'emotività anziché ragionare con astratta e fredda razionalità, mica Ti sto dando della stupida. Io sono il più grande appassionato di auto che esista sulla faccia della terra, ho guidato fino ad ora 151 modelli di auto diversi (180 esemplari contando anche i "doppioni"), ma quando vedo le immagini di certi incidenti stradali (specie l'alone rossiccio di sangue lasciato al suolo dal morto...) mi viene voglia di non salire in macchina. Poi mi rendo conto che si tratta di emotività e la macchina, seppur con tutta la prodenza dovuta, la uso con molta tranquillità. Non per questo mi do dello stupido! :-D
    Comunque, se pensi che Ti abbia ingiuriato o abbia messo in discussione la Tua lucidità di analisi, allora Ti dico che mi dispiace e mi scuso.
    Per il resto, purtroppo io le "certezze" che richiedi, le risposte alle domande che poni, non le posso chiaramente fornire.
    Da quanto so io, o meglio, da quanto dichiarano gli studi conosciuti e pubblicati, il sistema di stoccaggio è sufficientemente sicuro, non risultano dispersioni neppure sul lungo periodo.
    Così come non risultano rischi particolari dal lavoro in centrale nucleare. Io... non avrei problemi a lavorarci, e neppure avrei problemi al fatto che ci lavorasse un mio parente. La letteratura, gli studi e l'esperienza esistenti al momento, mi danno soddisfazione. Più di tutta quella letteratura scandalistica, complottista, "controinformativa" che circola su internet, della quale sono un grande fruitore, ma a puro scopo di divertimento (visto che, certi discorsi, che pure sembrano assolutamente inattaccabili, ad attenta riflessione sono poco convincenti già sul piano logico, e quando mi imbatto in argomenti di cui ho conoscenza diretta mi accorgo di come in questo genere di letteratura si usino fatti anche veri, ma accostati in modo distorto e tendenzionso, per fornire conclusioni capziose che corrispondo alle premesse che l'autore si è prefisso di raggiungere...). Io da tempo vado dicendo che, più che una grande frontiera di libera informazione, la rete è un amplificatore mostruoso di maldicenze, stupidaggini e disinformazione (che non vuole dire che io ce l'abbia con internet, eh, vuol solo dire che secondo me la stragrande maggioranza di quello che vi si trova è fuffa e va presa come tale, e delle verità da supermercato che circolano bisogna diffidare...), visto che spesso articoli e assunti di nessun valore scientifico assumono la stessa autorità di studi scientifici veri, condotti con rigoroso metodo scientifico.
    Basti dire che, facendo un po' di ricerca, in rete si trovano mischiati, con medesima autorità e pretesa autorevolezza studi che sostengono di provare che i templari siano arrivati in America (!!!!!!) con gli studi di storici veri come Demurger, Barber, Cerrini Cardini, Frale (a parte gli ultimi, poco convincenti anche nel metodo)!
    (segue)

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  7. (segue)
    Poi, per mia natura e per i tipo di esperienza che ho avuto io, dalle soluzioni "belle", "politicamente corrette", "pulite", "sane", "sostenibili", diffido sempre un po'. Secondo me, non sempre, quando non si fa una cosa semplice, bella e salutare, è perché c'è un complotto o una speculazione. Più semplicemente, penso che molte cose che "piacciono", che "rassicurano" siano utopia. E magari, anche lì, qualcuno ci specula. Mentre sono meno perplesso, perché mi sembrano più reali, le soluzioni che hanno dei costi e dei rischi: mi sembrano più "vere", più "umane", più "reali". Il mondo bello, pulito, pacifico, con i fiori nei cannoni, mi sembra un po' utopistico.
    Per altro, per esempio, noi ci esponiamo quotidianamente a rischi per la salute o a emissioni nocive, e neppure ci facciamo caso. Per esempio, l'inasprirsi della responsabilità medica (materia che conosco per averla pratica professionalmente e per averla studiata anche sul piano teorico), oltre ogni logica, ma demagogicamente accettata da molti magistrati ("poverino quel tizio, è rimasto zoppo, bisognerà risarcirlo", anche se magari è tutt'altro che provata la responsabilità del chirurgo che lo ha operato), e sfruttata in modo speculativo da molti (la maggior parte) miei colleghi provvisti di un pelo sullo stomaco lungo da casa mia al Gallaratese (al confine con Pero) fino a casa Tua a Melegnano, ha determinato l'insorgere di quel fenomeno che è noto come "medicina difensiva", cioè quella praticata non nell'interesse del paziente, ma in quello del medico. Un medico, nel dubbio, prescrive caterve di indagini diagnostiche, strumentali e di laboratorio, del tutto inutili, al solo scopo di andare esente da responsabilità. Alla fine, uno si fa, nel corso della vita, qualche decina di radiografie inutili, e magari si becca un cancro: ma, da un punto di vista causale, ricostruisci, se ci riesci, all'intervento di quale medico ciò sia imputabile. Il singolo medico si "salva" da azioni di responsabilità, ma tanti pazienti ci rimettono in salute e i costi della sanità lievitano esponenzialmente (per non parlare, comunque, di quelli assicurativi). Ma sai che a me è capitato un sacco di volte che medici prima mi hanno fatto una diagnosi, poi hanno sentito che lavoro facessi (per capire il mio stile di vita), si sono spaventati, si sono rimangiati la diagnosi a mezze parole, e mi hanno prescritto una caterva di esami che, come esito, ha dato la stessa identica diagnosi che avevano già formulato?? O.O
    Eppure, a logica, tutti si pensa che, se è possibile che ci sia un errore del medico, il paziente vada risarcito tantissimo, anche oltre le norme giuridiche esistenti. In nome di una "giustizia sostanziale" che, a prima vista, ci sembra giusta.
    (segue)

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  8. (segue)
    Qual è il nesso con il nucleare? Che, secondo me, come detto, la coperta ha una certa lunghezza: per cui qualsiasi situazione, circostanza, realtà, ha costi, rischi e benefici. Una massimizzazione dei benefici, senza costi o rischi corrispondenti, mi sembra difficile (trlasciando che, nello specifico, magari il magistrato che condanna medici a manetta, o l'avvocato che spinge il cliente a fare cause su cause al suo medico anche in situazioni più che dubbie, si trovano a dover fare un sacco di radiografie in più perché i medici hanno paura, e non si rendono conto che ciò è determinato proprio della loro idea di "giustizia", e poi magari hanno paurea per il nucleare...)
    La letteratura esistente, l'esperienza attuale, mi danno sufficienti garanzie sulla sicurezza del nucleare. Anzi, quello che è successo in Giappone mi ha maggiormente convinto! Quindi penso che il rapporto costi benefici sia a vantaggio di questi ultimi, ben sapendo che la coperta ha una determinata lunghezza e che in qualsiasi attività c'è qualche rischio.
    Detto questo, mai e poi mai vorrei, se non Ti senti sicura, piazzarti una centrale a Melegnano, magari di fianco al castello: per questo mi sono offerto affinché la costruiscano di fianco a casa mia! :-DDD

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  9. P.S.
    Dimenticavo: ma com'è che qui, su questo blog, si passa dalle tette al nucleare?? gh gh gh... :-D

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  10. Sono in conflitto, io non la vorrei una centrale nucleare nel mio paese, i perchè li sappiamo tutti, ma è anche un controsenso acquistare energia da centrali nucleari in giro per l'europa... Credo anche però, che sarebbe più giusto e sensato investire nell'energia alternativa per mille motivi, primo tra tutti la mancanza di scorie e di rischi...

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  11. Però, non mi convince: una cosa efficace, pulita, senza scorie e senza rischi non mi pare di questo mondo. Mi sembra troppo "facile".

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  12. beh, l'efficacia di centrali eoliche, fotovoltaiche e maremotrici è comprovata e dubito abbiano alcun tipo di scoria simili a plutonio o uranio impoverito...

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  13. Io ho dei dubbi sul fatto che sia comprovata, nel senso che la quantità di energia prodotta nell'arco di durata di queste centrali, secondo gli operatori del settore, è inferiore a quella spesa per la loro realizzazione (e poi c'è da tener presente che alcune di queste contengono materiali che hanno costi di smaltimento).
    Il vero "vantaggio" di queste forme energetiche è che convengono economicamente per via degli incentivi, sia governativi, sia dell'UE. Però questi incentivi, alla fine li paghiamo noi. A me sembra che ci sia tanto bisnes quanto nel nucleare. Che, però, mi sembra più risolutivo ed efficace sul piano energetico.

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