mercoledì 16 febbraio 2011

Erika e Omar - Novi Ligure

Vado sul web alla ricerca della notizia, di qualche foto... Erika gioca a pallavolo con le compagne di "stanza", Omar, carino con la barba appena incolta, alle prese con il rifacimento del giardinetto di una rotonda... E leggo le sue interviste, in cui spiega, tra le altre cose, la morbosità del suo rapporto con Erika, la vera colpevole di tutto. Sì perchè poi, nessuno di noi ha incolpato VERAMENTE Omar di quello che è successo. 


Picchio il pugno sulla scrivania... Dio onnipotente, quanto tempo è passato? Che anno era, il 2006? Il 2005?
Era il febbraio del 2001. Le torri gemelle erano ancora là, nel cuore di New York. Tanto per dirne una. Il piccolo Samuele da Cogne probabilmente stava guardando la TV e Kofi Annan non aveva ancora vinto il Nobel. E poi via via migliaia di altri avvenimenti che hanno distolto la mia attenzione, confuso e aberrato ancora di più. La moda passa e così il Delitto di Novi Ligure. Me ne sono addormentata.


Non penso di avercela con lui. Decine di persone esperte hanno decretato, probabilmente a maggioranza, che il ragazzo si è ravveduto. E mi sento un po' meno stanca anche io. Mi affido totalmente a chi non si è fatto distrarre come me da altro e ha percorso questi 10 anni accanto a lui. E mi dico ok. Assolto.


Poi continuo a leggere:
"Non so cosa sia successo quella sera, ho fatto un macello".


Ecco, Omar, ma cazzo. Di tutte le parole per descrivere queste atrocità, dovevi usare proprio siffatta metafora??  Da quando ho letto quella parola, una immagine mi attanaglia la mente: lo immagino lavorare un giardino di una rotonda e alzare lo sguardo e appoggiare la pala a terra e guardare distratto in giro, fino a fissarsi su di me...


No, no aspetta. Dammi solo un minuto.
Assolto?

2 commenti:

  1. Difatti credo che il termine assolto non sia molto indicato, direi che è più corretto dire che ha scontato la sua pena, anche se forse era un tantinello troppo breve...

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  2. No di fatti "Assolto" è il mio pensiero, nato dall'idea che c'è un'altra giustizia dopo la pena, che decide se hai effettivamente scontato i tuoi errori o se hai bisogno di ulteriori "riflessioni". In questa seconda fase, superficialmente l'ho assolto. Ma riflettendo 1 minuto...

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